Approfondimenti

ADC: article development charge

Scritto da Giovanni Salucci

l’American Chemical Society a partire dal 21 settembre 2023 inizierà ad applicare una tariffa agli Autori per consentire loro di depositare il manoscritto in un repository, con licenza CC-BY.

Con l’acronimo ADC (Article Development Charge), comparso ora la prima volta nel settore della editoria accademica, si assiste per la prima volta ad uno “scorporo” del contributo APC; infatti se gli autori possono aderire ad un accordo Read and Publish oppure possono pagare l’APC allora il contributo ADC non serve; in caso contrario invece lo devono versare. E l’importo non è piccolo, si parla di circa 2500 Euro ad articolo.

Vedremo in seguito se questa modalità diventerà davvero esecutiva, e se altri editori si comporteranno in modo simile.

Per approfondimento

https://www.acs.org/pressroom/newsreleases/2023/september/acs-publications-provides-new-option-to-support-zero-embargo-green-open-access.html

Autore

Giovanni Salucci

Vive a Firenze, CEO di Progettinrete, si occupa di editoria accademica, di innovazione nei processi editoriali delle university press e di tutto ciò che riguarda la definizione dei flussi, la raccolta, gestione, archiviazione, indicizzazione, ricerca e distribuzione dell’informazione. Dal 2021 è docente di Laboratorio di editoria digitale all'Università di Firenze.