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Open Access: a che punto siamo?

Scritto da Giovanni Salucci

Lo scenario della editoria academica è in una fase di radicale rinnovamento e sperimentazione; le istanze di riduzione dei costi di pubblicazione, equità nell’accesso all’informazione, abbattimento delle barriere di ingresso alla pubblicazione e lettura degli articoli scientifici sembravano trovare nel movimento dell’Accesso Aperto la possibilità di essere soddisfatte e risolte.

Ebbene, sono passati ormai più di 20 anni dalla nascita dell’Accesso Aperto e ben 5 anni dall’avvio di PLAN-S e della messa in atto delle strategie per la diffusione dell’Open Access nel mondo, ma i risultati sinora raggiunti non sono quelli sperati.

Sono stati immessi miliardi di dollari nel mercato della editoria accademica per favorire il passaggio verso l’accesso aperto, ormai oltre il 40% degli articoli scientifici è pubblicato ad accesso aperto (DT 2022) ma la gran parte di questo risultato è dovuto al piano straordinario dei finanziamenti degli accordi trasformativi. Cosa succederà al termine di questi accordi non è chiaro, anche se le prime avvisaglie non fanno ben sperare, visto che nel primo anno ben il 68% delle riviste che ha aderito al programma ha fallito gli obiettivi che erano previsti, e Coalition-S ha già annunciato che il piano non sarà rinnovato dopo il termine fissato del 2024 (PS 2022).

Inoltre, stiamo assistendo ad un incremento notevole delle tariffe APC richiesti per pubblicare sulle riviste che lo prevedono (DT 2023), e quindi l’intero modello delle riviste tramite APC viene nuovamente messo in discussione, e non solo per motivazioni economiche (OASPA 2023).

Il nuovo tentativo, forse l’ultimo, che riguarda sempre le riviste scientifiche è quello del Diamond Open Access, ovvero delle riviste sponsorizzate o autoprodotte. Questo modello viene già adottato da diversi anni in America Latina (con i progetti Scielo e Amelica)  e attualmente coinvolge complessivamente circa il 20% delle riviste scientifiche, con una particolare caratterizzazione di quelle gestite direttamente dalle Società Scientifiche (DT 2023-2).  Sono stati lanciati numerosi progetti per lo studio e la diffusione di questo modello, ad esempio il progetto DIAMAS in Europa, vedremo con quali risultati.  

Per approfondire

Per i termini: Glossario dell’Open Access

DT 2022: https://deltathink.com/news-views-open-access-market-sizing-update-2022/

DT 2023:  https://deltathink.com/news-views-open-access-charges-continued-consolidation-and-increases-2/

DT 2023-2: https://deltathink.com/news-views-diamonds-in-the-rough-societies-shine-under-pressure/

OASPA 2023: https://oaspa.org/report-from-equity-in-open-access-workshop-1/

PP 2023: https://publishingperspectives.com/2023/06/plan-s-2022-report-clearly-disappointing/

PS 2022: https://www.coalition-s.org/coalition-s-confirms-the-end-of-its-financial-support-for-open-access-publishing-under-transformative-arrangements-after-2024/

Autore

Giovanni Salucci

Vive a Firenze, CEO di Progettinrete, si occupa di editoria accademica, di innovazione nei processi editoriali delle university press e di tutto ciò che riguarda la definizione dei flussi, la raccolta, gestione, archiviazione, indicizzazione, ricerca e distribuzione dell’informazione. Dal 2021 è docente di Laboratorio di editoria digitale all'Università di Firenze.