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Preprint e metadati: le raccomandazioni di Crossref

Scritto da redazione

Il Preprint Advisory Group formato da Crossref nel giugno 2021 ha appena rilasciato le nuove raccomandazioni sulla gestione dei metadati dei preprint, nel caso in cui questi vengano a) rimossi, b) pubblicati come articoli scientifici, c) rielaborati in più versioni.

In caso di rimozione del preprint

La priorità è preservare quanto più possibile i dati del record scientifico. In particolare, ai fini della citabilità, si raccomanda che i preprint server evitino di rimuovere informazioni vitali del preprint e, soprattutto, garantiscano che il DOI venga sempre fatto reindirizzare ad un URL appropriato.

In caso di preprint come tipologia di articolo

Attualmente considerati come sottotipo del posted content, i preprint possono essere trattati anche come versioni parallele di articoli in rivista e capitoli di monografie. In questo caso, il gruppo raccomanda a Crossref di considerare i preprint come pubblicazioni a) autonome e non riferibili all’attuale categoria del posted content, b) precursorie della tipologia di articolo scientifico oggetto di pubblicazione successiva. In tal caso, proprietà relative alla peer review o revisioni successive dovrebbero venir correttamente esposte nel deposit schema.

In caso di molteplici versioni del preprint

Gli schemi Crossref non gestiscono attualmente il versioning dei preprint. Il gruppo raccomanda tuttavia di non applicare un solo approccio alla questione (DOI per ogni versione vs. un solo DOI per tutte le versioni). In presenza dello stesso DOI, viene proposto di diversificare la casistica tramite i metadati, a seconda che le versioni del preprint siano state pubblicate sulla stessa piattaforma o su piattaforme diverse. In caso di più versioni dello stesso preprint nella stessa piattaforma, lo schema potrebbe prevedere dei campi per a) il numero della versione; b) abstract delle differenze tra la versione in oggetto e le precedenti. Nel caso di più versioni del preprint in piattaforme diverse, il gruppo raccomanda di adottare i relationship terms rispetto alle versioni contenute altrove: ad esempio, nel caso di copie identiche che non abbiano lo stesso DOI, specificare le relazioni is-identical-to, has-version/is-version-of. Il sistema delle relazioni può essere impiegato anche per gli oggetti collegati dotati di proprio DOI, in particolare per indicare le versioni del preprint sottoposte a peer review (has-preprint, is-preprint-of etc.). Un caso a parte è quello delle traduzioni, che dovrebbero avere ciascuna un proprio DOI, con indicazione dell’affinità attraverso il sistema di relazioni.

Per approfondire

Preprint metadata recommendations – Crossref Preprint Advisory Group, July 2022

Autore

redazione

Partecipano alla Redazione giovani studiosi e tirocinanti che collaborano o hanno collaborato con il progetto: Sofia Giannozzi, Saverio Fidecicchi, Manuela Ferraro, Lucia Lanzi, Martina Verna, Martina Iuliano