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Coalition-S: di che si tratta?

Scritto da Giovanni Salucci

Il mese di settembre comincia con il botto, per quanto riguarda l’Open Access: un nutrito gruppo di Funder europei (qui l’elenco completo) lancia una iniziativa denominata Coalition-S  con la quale dichiara di voler creare una accelerazione verso il raggiungimento dell’obbiettivo 2020 di rendere disponibile in Open Access tutta la letteratura scientifica finanziata con contributi pubblici.

L’iniziativa tenta di “mettere pressione” addosso agli editori commerciali che monopolizzano il mercato della Scholarly Communication, mettendo dei paletti e dei vincoli che contrastano le attuali politiche editoriali di questi soggetti.

I principi programmatici  alla base della coalizione sono enunciati nel cosiddetto Plan-S, sono molto precisi nel loro intento anche se in certi casi  non è ancora indicato nel dettaglio come si comporteranno realmente gli Enti che hanno sottoscritto il piano nella applicazione di tali punti.

La pubblicazione dei 10 punti ha suscitato ( e susciterà) ampi dibattiti con prese di posizione da parte dei soggetti della Editoria Scientifica Accademica anche  totalmente ostili, o contrari in parte, accanto a manifestazioni di entusiasmo per la nettezza della posizione assunta.

I punti che suscitano maggior interesse sono:

  • il copyright  degli articoli deve essere assegnato all’Autore
  • gli articoli devono essere pubblicati su riviste Open Access, ma le riviste ibride non sono ammesse
  • è previsto un rimborso degli APC per la pubblicazione, con un tetto massimo  e con tariffe da standardizzare

Per completare l’informazione, occorre considerare che nel 2017 l’insieme degli Enti finanziatori della coalizione ha finanziato ricerche  (come si vede nel seguente riepilogo) che hanno dato luogo alla pubblicazione di quasi 70.000 articoli scientifici  in Europa; la metà di essi proviene dalla Gran Bretagna.

Autore

Giovanni Salucci

Vive a Firenze, CEO di Progettinrete, si occupa di editoria accademica, di innovazione nei processi editoriali delle university press e di tutto ciò che riguarda la definizione dei flussi, la raccolta, gestione, archiviazione, indicizzazione, ricerca e distribuzione dell’informazione. Dal 2021 è docente di Laboratorio di editoria digitale all'Università di Firenze.